"Immagina di non sapere com’è il sorriso della Monna Lisa, o come sono i girasoli di Van Gogh. Immagina di aver sentito la gente parlare di queste opere e saper della loro esistenza ma senza mai aver avuto la possibilità di vederle. Per i milioni di persone non vedenti, questa è una realtà." (tratto dal video promozionale dell'iniziativa Unseenart)
In campo museale la scansione 3D e la stampa 3D si stanno già affermando come tecnologia in grado di riportare alla luce tesori inestimabili e contribuire in maniera decisiva alla ricostruzione e alla restaurazione di reperti archeologici ed artistici, e ogni giorno nascono progetti che possono solo far aumentare il valore di questa tecnologia nel settore storico/artistico.
La tecnologia della stampa 3D ed un progetto di crowdfunding lanciato dal finlandese Marc Dillon potrebbero dare vita ad uno di questi preziosi progetti: Unseenart , un’iniziativa pensata per permettere alle persone non vedenti e ipovedenti di godere della bellezza dell’arte classica esposta nei più grandi musei e gallerie d'arte del mondo.
Questo progetto è basato sulla riproduzione delle opere d’arte grazie alla stampa in 3D per dare la possibilità ai non vedenti che non sono mai state in grado di vederla con gli occhi, di poter finalmente scoprire com'è sorriso della Monna Lisa.
Toccare i reperti archeologici, le opere d’arte ed i tesori distrutti sarebbe davvero una vera e propria rivoluzione, non solo per i non vedenti ma anche per le persone e i bambini che visitano i musei. Un esperienza rivoluzionaria perchè una delle prime regole dei musei è questa: “Si può guardare ma non si può toccare”, che annullerebbe la distanza dalle opere d'arte.
L’Art Project Unseen è un’iniziativa per rendere l’arte più accessibile e inclusiva, utilizzando la tecnologia 3D-printing per creare repliche di capolavori che possono essere toccate con mano.
Fonte: UnseenArt.org